Il nostro comunicato dopo il negato patrocinio della giunta Bucci alla ColorataCena
La giunta di Bucci dice no al patrocinio per la ColorataCena, richiesto dal Coordinamento Liguria Rainbow in occasione della celebrazione della giornata internazionale contro l’omofobia.
Il Coordinamento Liguria Rainbow anche questo anno ha chiesto formalmente il Patrocinio del Municipio Centro Este e del Comune di Genova per la quarta edizione di ColorataCena, una festa social-mob nella sala da pranzo più grande di Genova, con i tavoli apparecchiati nei colori della bandiera rainbow e i/le partecipanti vestiti nel colore del tavolo prescelto a condividere il cibo e l’allestimento tutto nella stessa tinta. L’iniziativa si colloca nell’ambito della Giornata internazionale contro l’omofobia – una ricorrenza promossa dall’Unione Europea che si celebra dal 2004 ogni 17 maggio per ricordare la decisione di rimuovere l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale pubblicata dall’OMS. Una scadenza quindi di carattere internazionale oltre che europeo, che il Coordinamento ha interpretato come opportunità di dialogo e conoscenza, per abbattere le barriere create da pregiudizi e paure, attraverso il gioco e la condivisione del cibo.
L’evento, che è inserito nel ciclo di manifestazioni in vista del Liguria Pride del 16 giugno, ha già ottenuto il patrocinio del Consolato degli Stati Uniti d’America e della Università degli Studi di Genova.
Negli anni passati l’iniziativa ha visto la collaborazione fattiva del Comune e di Palazzo Ducale; la prima edizione fu svolta in piazza De Ferrari e le successive in piazza Matteotti. Nel tempo è diventato un appuntamento atteso e partecipato, inclusivo per single, gruppi amicali, coppie e famiglie fuori dalle nicchie identitarie, nel segno della convivenza conviviale e solidale.
Questo anno il Comune nega il patrocinio attraverso una comunicazione del Municipio Centro Est che definire stringata o laconica è un eufemismo. Con quale motivazione non è dato saperlo, forse perché non vi possono essere argomentazioni sensate ed è meglio non esprimere nero su bianco la propria insensibilità e intolleranza, per non doversi vergognare. Per la Giunta quindi l’omofobia è niente di cui occuparsi, nulla per cui sentirsi in dovere di promuovere politiche di sensibilizzazione della cittadinanza e di sostegno alle vittime e alle loro famiglie. L’omofobia è … solo violenza.
Ricordiamo che a novembre a Staglieno c’era il consigliere Antonio Sergio Gambino, di Fratelli d’Italia, delegato del sindaco Marco Bucci, a partecipare con la fascia tricolore alla commemorazione dei caduti della Repubblica Sociale Italiana: dalla foto si evince il carattere “non politico, pacifico e tollerante” di questo manipolo di maschi testosteronici, che la Giunta ha giudicato non divisivo per la città tanto da mandare un consigliere con loro a deporre una corona. Il fascismo … non va enfatizzato (parola di Bagnasco).
E non dimentichiamo nemmeno come la città del pesto e dei comici lo scorso gennaio si è distinta con un voto compatto in Consiglio Comunale su un documento unitario su fascismo e antifascismo, integrato con riferimenti anche a terrorismo, movimenti sovversivi e integralisti. “Siamo contro tutte le violenze, ovviamente anche al fascismo. La nostra libertà finisce dove comincia quella degli altri, dobbiamo rispettarci l’uno con l’altro”: questo fu l’invito del Sindaco.
In coerenza oggi Marco Bucci afferma con i fatti che esistono categorie di persone che meritano il rispetto più di altre: il “sindaco di tutti” ha una sua interpretazione personale della promozione del diritto alla dignità, una responsabilità ridotta quando si tratta di contrastare intolleranza e pregiudizio, bullismo e omofobia.
Noi alla ColorataCena invitiamo tutti e tutte: vengano le persone che credono nella indivisibilità dei diritti umani, coloro che pensano che i pregiudizi siano un agente tossico per la convivenza civile, persone che si sentono in difficoltà ad esprimere il proprio orientamento sessuale o identità di genere per timore dello stigma, chi ha imparato a sentirsi a proprio agio con se stesso al di là dei modelli commerciali, culturali, religiosi dominanti, persone curiose di ogni età, etnia e orientamento.
Buon appetito e Ohana!
(“Ohana significa famiglia e famiglia vuol dire che nessuno viene abbandonato o dimenticato” Lilo &Stitch, Walt Disney)
http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2018/03/28/AChUQoTC-comune_sigillo_genova.shtml
http://www.genovatoday.it/cronaca/gay-pride-patrocinio.html