Associazione Liguria Pride: per i diritti LGBTQ+

MANIFESTO POLITICO | LIGURIA PRIDE 2024

MANIFESTO POLITICO | LIGURIA PRIDE

 FURIA QUEER | Abbiamo un patriarcato da smontare

Quest’anno sarà la nostra FURIA QUEER ad attraversare le strade e riempire le piazze, LA FURIA che è rabbia, impeto e urgenza dei nostri DESIDERI, delle nostre RIVENDICAZIONI, delle nostre ESISTENZE.

La nostra FURIA QUEER, CREATIVA, RIGENERATIVA, che agiamo come COMUNITÀ, camminando e dissentendo INSIEME, affrontando il conflitto esterno e interno mettendoci in discussione e in relazione, con le modalità che ci appartengono e che rivendichiamo. Modalità che si pongono in ANTITESI decisa contro ogni tipo di AZIONE PATRIARCALE e MACHISTA, perché sappiamo di non voler “smantellare la casa del padrone con gli attrezzi del padrone”, facendo nostre le parole dell’attivista femminista nera lesbica Audre Lorde. Abbiamo infatti una nostra CASSETTA DEGLI ATTREZZI da utilizzare per SMONTARE IL PATRIARCATO, fatta di CURA, RESISTENZA, ASCOLTO, DIALOGO, TESTIMONIANZA, LOTTA, RIAPPROPRIAZIONE, IRONIA, GIOIA QUEER e ORGOGLIO.

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LA FURIA che attraversa la nostra STORIA, compagna costante del movimento LGBTQIA+, dei movimenti FEMMINISTI, appiccicata come stigma e poi rivendicata dalle LESBICHE FURIOSE, la FURIA TRANS* che decostruisce ogni norma imposta, patriarcale e cisetero, AVANGUARDIA di tutte le lotte.

LA FURIA MOSTRUOSA, chimerica, NON RASSICURANTE dei nostri CORPI che vengono controllati, deumanizzati e cancellati, delle nostre RELAZIONI e delle nostre FAMIGLIE che sfidano le regole di una società binaria ed eterocisnormata, delle nostre ISTANZE che indignano i benpensanti, della nostra LIBERTÀ di autodefinirci e quella delle nostre SORELLE uccise dalla violenza maschile che ne odia anche solo la possibilità.

LA FURIA contro ogni forma di omolesbobitransfobia, sessismo, machismo, razzismo, abilismo, ageismo, grassofobia, sessuofobia, colonialismo, fascismo, capitalismo, militarismo.

LA FURIA che abbraccia tutte le soggettività oppresse e spiana la strada per la loro AUTODETERMINAZIONE.

LA FURIA che si fa motore della nostra RESISTENZA INTERSEZIONALE contro un sistema millenario, permeante, un SISTEMA PATRIARCALE che dobbiamo SMONTARE dalle fondamenta, fuori e dentro di noi, per un CAMBIAMENTO che investa la SOCIETÀ nella sua interezza, negli SPAZI che abitiamo, nelle RELAZIONI che ci connettono con le altre persone, nella QUOTIDIANITÀ tutta.

Vogliamo SMONTARE la VIOLENZA OPPRESSIVA delle politiche di un GOVERNO che cerca di rendere ILLEGALI le nostre FAMIGLIE, cancellando dai registri le MADRI LESBICHE, perseguendo la GESTAZIONE PER ALTRI come REATO UNIVERSALE, ostacolando i percorsi di OMOGENITORIALITÀ rendendoli sempre più difficoltosi e inaccessibili per i loro COSTI VESSATORI, per la FRUSTRAZIONE di tempistiche interminabili e per l’UMILIAZIONE di un ESAME INFINITO della propria vita familiare.

Vogliamo SMONTARE la VIOLENZA REPRESSIVA e L’ODIO che le forze di GOVERNO indirizzano verso le SOGGETTIVITÀ TRANS*, costringendole a PAGARE per farmaci ormonali che prima erano a CARICO DELLO STATO, demonizzando i BLOCCANTI DELLA PUBERTÀ che SALVANO LA VITA alle persone minori trans*, sovradeterminandone le esistenze ISTITUENDO COMMISSIONI a cui NON SONO INVITATE le associazioni e le collettive che le rappresentano, utilizzando un LINGUAGGIO scorretto, anacronistico e PATOLOGIZZANTE.

Vogliamo SMONTARE la VIOLENZA del CONTROLLO sui CORPI delle DONNE e delle persone socializzate o assegnate come tali. UN CONTROLLO ISTITUZIONALE, oscurantista che incentiva l’accesso delle associazioni Provita, o meglio NOCHOICE, nei consultori per DISINFORMARE e TERRORIZZARE LE DONNE che vogliono legittimamente ABORTIRE, o GLI UOMINI TRANS e LE SOGGETTIVITÀ NON BINARIE GESTANTI che non vengono neppure nominati e contemplati quando si discute di ABORTO. UN CONTROLLO CULTURALE che cerca di imporci il modello unico dell’essere MADRI PER FORZA, ovviamente se etero e bianche, per dare FIGLI e FIGLIE ALLA PATRIA. Che ci chiede di IMPARARE A DIFENDERCI, invece che promuovere programmi scolastici di EDUCAZIONE affettiva e sessuale, che SMONTINO il problema sistemico della CULTURA DELLO STUPRO, che viene instillata in tutti e tutte noi fin dalla nascita.

Vogliamo SMONTARE un sistema che LEGITTIMA le BRACCIA ALZATE dei MANGANELLI che si abbattono sui CORPI di chi dissente, sugli e sulle STUDENTI, su chi manifesta contro il DISASTRO CLIMATICO. Un sistema che legittima le BRACCIA ALZATE dei nuovi camerati che non hanno più paura di mostrarsi, ora che occupano anche posizioni di potere nel nostro STATO. Perché noi l’ANTIFASCISMO lo rivendichiamo e lo urliamo, e chi non lo fa non può che essere FASCISTA.

Vogliamo SMONTARE la CENSURA di chi vorrebbe CONTROLLARE e MANIPOLARE L’INFORMAZIONE, zittire le voci degli e delle INTELLETTUALI con azioni giudiziarie che mettono in campo SPROPORZIONI DI POTERE non accettabili in un Paese democratico.

Vogliamo SMONTARE L’INACCETTABILE TITUBANZA, l’eterna indecisione, di un’opposizione, di UNA SINISTRA, che non riesce a stare al passo con le nostre istanze, incapace di posizionarsi con la necessaria NETTEZZA per esserci realmente ALLEATA. Un’opposizione che sceglie NARRAZIONI che non vogliamo più sentire, come quella del “love is love” che rende le nostre esistenze accettabili solo se RASSICURANTI e modellate sull’eteronormatività, o quella che racconta i nostri ABORTI sempre come drammatici e sofferti.

Vogliamo SMONTARE L’OMONAZIONALISMO e il FEMONAZIONALISMO, che ci strumentalizzano per la loro PROPAGANDA RAZZISTA e COLONIALISTA. Non vogliamo che le nostre istanze siano utilizzate per avallare politiche XENOFOBE e MILITARISTE. Non vogliamo essere il vessillo per le guerre, tutte, anche quelle contro REGIMI che ci PERSEGUITANO. Non vogliamo dare alibi ai governi oggi sempre più autoritari, nazionalisti e bellicisti. Non vogliamo vedere le NOSTRE BANDIERE issate sulle macerie di GAZA e sui corpi delle persone, anche QUEER, PALESTINESI: non può esservi alcuna lotta QUEER o FEMMINISTA se non accanto a chi subisce il GENOCIDIO del proprio popolo, per il cessate il fuoco immediato.

Vogliamo SMONTARE un MONDO DEL LAVORO fondato sul mito della PERFORMANCE CAPITALISTA e DEL PROFITTO, che ci discrimina e ci costringe a vivere le nostre identità nel segreto, che ci ruba lo spazio e il tempo, che ci forza ad accettare compromessi che mettono a rischio la nostra stessa SOPRAVVIVENZA. Una richiesta di PERFORMATIVITÀ che parte dalle SCUOLE, in cui si antepone il MERITO alla possibilità di ACCESSO e SOSTEGNO per tutt*. Una richiesta di PERFORMATIVITÀ che vuole i nostri CORPI solo se PRODUTTIVI, invisibilizzando le nostre PATOLOGIE CRONICHE, compromettendo la nostra SALUTE MENTALE, che INFATILIZZA ED ESCLUDE le persone DISABILI e NEURODIVERGENTI.

Vogliamo SMONTARE fino alle fondamenta questa SOCIETÀ PATRIARCALE, per COSTRUIRE un NUOVO ORIZZONTE che potremo e dovremo immaginare tuttu tutte e tutti INSIEME.

Un MONDO che abbia basi profondamente diverse da quello in cui viviamo, a cui arriveremo solo se RIVENDICHEREMO il nostro essere SOGGETTIVITÀ SCOMODE, così scomode da metterci DI TRAVERSO, esercitando il DISSENSO, occupando lo SPAZIO pubblico per poterlo RIFONDARE.

Non sarà facile perché ANCHE LA LOTTA È SCOMODA: richiede ad ognuno e ad ognuna di noi di RINNOVARSI, di spezzare le catene di un pensiero millenario, di aprirsi alle DIVERSITÀ, di NON AVERE PAURA di accogliere l’altro indipendentemente da provenienza, classe sociale, etnia, orientamento sessuale, identità di genere, età, abilità, cultura, dal corpo che abita e da come lo abita. SENZA LASCIARE NESSUN* INDIETRO.

E ALLORA VI INVITIAMO INSIEME A NOI A METTERVI SCOMODE E SCOMODI, a praticare la CURA come base di ogni relazione, facendoci carico DELL’ACCESSIBILITÀ, della creazione di SPAZI REALMENTE SICURI per tutte le persone, DECOLONIZZANDO il nostro sguardo, decostruendo il PATRIARCATO che abita in noi, RIUMANIZZANDO tutte le soggettività che la propaganda patriarcale deumanizza.

METTIAMOCI SCOMODE E SCOMODI, infastidiamo il potere, chi lo rappresenta e chi lo difende per proteggere PRIVILEGI individuali e STATUS SOCIALI attraverso L’OPPRESSIONE e LA CORRUZIONE, mirando solo a mantenere i propri INTERESSI e PROFITTI.

SCOMODIAMOCI usando i così urticanti LINGUAGGI inclusivi e ampi, SMASCHERANDO le narrazioni fasulle della cultura patriarcale dominante.

SCOMODIAMOCI praticando la SOSTENIBILITÀ per il PIANETA che è la nostra casa e per le nostre VITE, rifiutando la PERFORMATIVITÀ CAPITALISTA che le sfrutta e le schiaccia.

SCOMODIAMOCI INSIEME praticando la SORELLANZA e rendendo cosa viva L’INTERSEZIONALITÀ, perché i DIRITTI li vogliamo tutti e per TUTTE LE SOGGETTIVITÀ.

SCOMODIAMOCI INSIEME praticando l’ASCOLTO, il CONFRONTO, imparando ad abitare lealmente il CONFLITTO, rifiutando ogni dinamica MACHISTA, SQUADRISTA, PATRIARCALE di prevaricazione, a cui contrapponiamo la GIOIA dei nostri DESIDERI, la LIBERTÀ dei nostri CORPI, L’IRONIA CREATIVA delle nostre PROVOCAZIONI.

LA COMUNITÀ QUEER, LGBTQIA+ e FEMMINISTA, i suoi alleati e le sue alleate, costituiscono oggi una NUOVA RESISTENZA RAINBOW FURIOSA E GIOIOSA, che ha il compito di aprire a questo NUOVO ORIZZONTE da desiderare, immaginare e costruire INSIEME.

METTIAMOCI SCOMOD*, abbiamo un PATRIARCATO DA SMONTARE e IL FUTURO CHE DESIDERIAMO DA COSTRUIRE

pront* per il pride 2024? 🏳️‍🌈